Dissipatori viscosi

img1DISSIPATORI VISCOSI – L’UTILIZZO DI SHOCK TRASMITTER E CHIAVI DI TAGLIO IN UN GIUNTO DI DILATAZIONE

Il problema dei giunti di dilatazione in campo sismico è certamente da affrontare in fase di progettazione, in quanto le nuove NTC impongono delle distanze tra i bordi delle struttura che molto spesso non sono realizzabili specie quando ci troviamo di fronte a strutture già esistenti ove risulta decisamente improponibile l’apertura ulteriore del giunto. L’immagine (figura 1) fornisce un esempio tipico di una situazione appena descritta. L’utilizzo di dispositivi del tipo Shock Trasmitter Unit (STU) risulta decisamente utile per non dire indispensabile nei casi in cui ci si trovi di fronte a tale problematica. Grazie all’utilizzo degli STU fissati ai bordi del giunto si è in grado di evitare al massimo il martellamento tra i due corpi fabbrica mentre se vengono abbinati con le chiavi di taglio MSK si può prevenire qualsiasi problema di serpeggiamento.

I ritegni fluidodinamici ARC-T, distribuiti e posati da Building Improving, sono in grado di consentire movimenti lenti, come quelli prodotti da variazioni termiche, deformazioni viscose e di ritiro del calcestruzzo, senza apprezzabile resistenza, mentre reagiscono rigidamente ad azioni dinamiche più forti, come quelle causate dagli eventi sismici. Irrigidendosi in caso di sisma i fabbricati diventano un corpo unico che si muove in maniera sincrona evitando pericolosi fenomeni di martellamento.

L’avanzata tecnologia, li rende di concezione semplice, economica, affidabile, e praticamente esenti da qualsiasi manutenzione. I ritegni fluidodinamici ARC-T non necessitano di particolare manutenzione e sono garantiti per 35 anni. Si consiglia, comunque, un’ispezione esterna da effettuarsi dopo i primi 10 anni e successivamente, ogni 5 anni, verificando e ripristinando, se necessario la protezione anticorrosiva delle parti metalliche ed i soffietti parapolvere. Il liquido interno non deteriora nel tempo ed è in grado di resistere in un range di temperature comprese tra – 40° e + 50°.

Si consiglia la sostituzione del STU solo nel caso di incendio del locale anche se è possibile prevenirne i danni utilizzando pannelli in calcio silicato. Per le chiavi di taglio MSK il loro funzionamento è di tipo meccanico pertanto non necessitano di particolare protezione; controllarne al limite la presenza di ruggine.

Sia gli STU quanto le MSK sono provviste di piastre d’ancoraggio sulle quali andranno montate anche in un secondo momento il corpo centrale. Le piastre d’ancoraggio per una forza ciascun STU pari a 500 kN dovranno avere almeno n°4 zanche d’ancoraggio con le seguenti dimensioni: diametro F 40 profondità 100 mm.

Le fasi di lavoro dovranno essere le seguenti:

  • carotaggio del calcestruzzo in modo tale da permettere l’inserimento delle zanche;
  • posizionamento delle zanche nei fori con relativo piatto;
  • stuccatura dei bordi con resina epossidica a consistenza pastosa ed iniezione di resina epossidica liquida al fine di chiudere tutti i vuoti presenti;
  • ad indurimento avvenuto della resina, montare l’anima dell’STU sui piatti.

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