L’adeguamento sismico degli edifici si rende necessario quando la struttura da rinforzare è stata edificata quando era in vigore una normativa diversa da quella attuale oppure quando si debba ripararla a seguito di un evento sismico.
Vi sono tre possibili tecniche per adeguare sismicamente un edificio:
- L’irrigidimento strutturale con sistemi tradizionali (FRP, acciaio, getti cls, etc)
- L’inserimento nella struttura di elementi dissipativi isteretici o fluidodinamici
- Taglio dei pilastri alla base con inserimento di isolatori antisismici
Tutte queste tecnologie hanno i loro pregi ed alcune controindicazioni.
Building Improving srl studia i casi singoli adattando la migliore tecnologia al problema presentato.
Irrigidimento strutturale con sistemi a base di FRP
È il sistema più usato e in genere più economicamente conveniente specialmente in quelle zone di bassa o media sismicità. Consiste nell’irrigidimento delle parti sottoposte ad azione sismica – che al momento non sono inadeguate – mediante l’applicazione di tessuti a base di fibra di carbonio. In genere con tali prodotti dotati di alto modulo elastico ed alta resistenza a trazione vengono irrigiditi nodi dei telai, pilastri e pareti in muratura. I compositi nello spettro di risposta accorciano il periodo proprio della struttura ma possono permettere accelerazioni al suolo maggiori.